ALLE SPALLE DELLE PRIME

FINALI NAZIONALI UNDER 16

La squadra di coach Marcello Montanari raggiunge con pieno merito (e pure con qualche rimpianto!!!) i primi 8 posti riservati all’elite della pallamano nazionale under 16. Faenza, in un torneo giocato come sulle montagne russe, affianca prestazioni clamorose a qualche sconfitta francamente evitabile, visto l’andamento bipolare dei match. I primi passi dei manfredi alle Finals nazionali fanno venire i brividi con Cassano Magnago che infligge una cocente sconfitta nei numeri e nelle proporzioni, non lasciando mai giocare Rontini e compagni.

Ma la forza mentale della squadra esce ed è lampante nel secondo turno con il successo 31-26 ai danni di Pressano e pure nel terzo turno con la vittoria a valanga 24-12 ai danni dei campioni regionali toscani del Medicea. Con il pass strappato per i quarti di finale, invero la certezza di chiudere questa esperienza tricolore tra le prime 8 formazioni italiane.

Sul più bello, però, la doccia fredda contro la corazzata Aretusa che si impone 31-19 in un match senza molta storia. Ma sono i successivi ko contro Vasto e Malo in semifinale e finale 5*/8* posto a lasciare l’amaro in bocca a squadra e società. Dopo due primi tempi al limite della perfezione (rispettivamente +7 e +6 all’intervallo), i biancoazzurri scivolano sulle rimonte di abruzzesi e veneti, cedendo le armi in due finali giocati punto a punto. C’era la possibilità (concreta) di lottare per il 5° posto finale, ma anche il piazzamento sull’ottavo gradino nazionale non è e non deve essere considerato un brutto risultato. Anzi. Faenza dimostra che a questi livelli può giocarsela alla pari (praticamente) di tutti e che la strada tracciata in questi anni è quella giusta.

Avvio shock per Imola che incassa due sconfitte nelle prime due uscite alle finals nazionali, perdendo 23-32 contro i marchigiani del Chiaravalle (An) quello che sarà il vero scontro diretto in vista della seconda fase e 27-31 contro i trevigiani di Paese. Persa ogni velleità di accesso al tabellone dei quarti, poi, i gialloneri si sciolgono ed inanellano un pareggio clamoroso contro la capolista e 2 successi consecutivi, innanzitutto un 22-22 (persino “stretto”) contro (addirittura) Aretusa, formazione siciliana di Siracusa che nella scorsa stagione giocò la finale per lo scudetto under 15. Quindi nella seconda fase legata agli ultimi 8 posti della classifica, Imola supera meritatamente 20-18 i toscani del Medicea di Poggio a Caiano (Po) e 29-26 i pugliesi di Conversano (Ba), strappando il 13° posto finale.

Da segnalare come la Finale nazionale under 16 abbia visto due protagonisti mordanesi: Emanuele Panetti ha vinto lo scudetto con Merano, superando 36-26 all’ultimo atto l’amico Lorenzo Martelli, head coach di Albatro Siracusa. Un grande applauso da parte della Pallamano Romagna a questi due giovani coach nati e cresciuti “a casa nostra”!!!

QUI FAENZA

Fase a gironi. Giornata 1
FAENZA-CASSANO MAGNAGO 19-40 (p.t. 10-19)
Faenza: Fanfani 2, Nolletti, Bandini 1, Rontini 5, Tamburini 1, Balint, Toni 2, Guerra, Biglietti 2, Merlini 3, Garavini, Gentilini, Venturelli, Galli 1, Dalpozzo, Chiarini 2. All: Montanari

Fase a gironi. Giornata 2
FAENZA-PRESSANO 31-26 (p.t. 15-11)
Faenza: Fanfani, Nolletti, Bandini 2, Rontini 5, Tamburini 4, Balint, Toni 2, Guerra 6, Biglietti, Merlini, Garavini, Gentilini, Venturelli 4, Galli, Dalpozzo 8, Chiarini. All: Montanari

Fase a gironi. Giornata 3
FAENZA-MEDICEA 24-12 (p.t. 12-7)
Faenza: Fanfani, Nolletti, Bandini, Rontini 10, Tamburini, Balint 1, Toni 2, Guerra 2, Biglietti, Merlini 1, Garavini, Gentilini, Venturelli 1, Galli 1, Dalpozzo 4, Chiarini 2. All: Montanari

Quarti di finale
FAENZA-ARETUSA 19-31 (p.t. 10-14)
Faenza: Fanfani, Nolletti, Bandini, Rontini 4, Tamburini 3, Balint, Toni 1, Guerra 1, Biglietti 2, Merlini, Garavini, Gentilini, Venturelli 7, Galli, Dalpozzo 1, Chiarini. All: Montanari

Semifinale 5*/8^ posto
FAENZA-VASTO 31-32 (p.t. 19-12)
Faenza: Fanfani, Nolletti, Bandini 1, Rontini 7, Tamburini, Balint, Toni 4, Guerra 1, Biglietti 4, Merlini, Garavini, Gentilini, Venturelli 8, Galli, Dalpozzo 2, Chiarini 4. All: Montanari

Finale 7*/8* posto
FAENZA-MALO 27-30 (p.t. 18-11)
Faenza: Fanfani, Nolletti, Bandini 1, Rontini 6, Tamburini 5, Balint, Toni 4, Guerra 2, Biglietti 1, Merlini 3, Garavini, Gentilini, Venturelli 4, Galli, Dalpozzo 1, Chiarini. All. Montanari

La fase a gironi di Faenza si apre con una “scoppola” 19-41 all’esordio rifilata dai varesotti di Cassano Magnago. Ben poco da dire o da raccontare di un match che, probabilmente, Faenza ha approcciato non nel miglior modo possibile, ma che i lombardi hanno dominato dal primo all’ultimo minuto di gioco non lasciando spazio agli avversari già nel primo tempo con 19 (a 10) reti realizzate. Se possibile, nella ripresa, Cassano Magnago è ancor più dilagante, chiudendo bene in difesa e volando in attacco e chiudendo la frazione su un pesante 9-22). La forza di Faenza (e l’esperienza di coach Montanari) è stata quella di aver saputo cancellare immediatamente questa sconfitta dalla propria mente, scendendo poi in campo contro Pressano, un’altra squadra sulla carta più forte e blasonata, senza complessi di inferiorità o dubbi sul proprio valore. E Faenza risorge contro i trentini imponendo la propria determinazione e il proprio gioco. Già nel primo tempo i manfredi guadagnano 4-5 reti con cui arrivano all’intervallo e che poi mantengono anche nella ripresa, in cui giocano senza paure per il 31-26 finale.
La terza partita della fase a gironi contro i toscani di Medicea Poggio a Caiano (Po) era quella decisiva per il passaggio ai quarti di finale e la netta differenza tecnica e fisica tra le due squadre si è tramutata in due tempi speculari (12-7 e 12-5) in cui Faenza non ha concesso che le briciole agli avversari, trascinata da una super difesa e da un capitan Mattia Rontini assolutamente irrefrenabile con 10 reti contro i toscani e già a quota 20 reti personali alla fine della fase di qualificazione.
La seconda fase inizia, però, nel peggior dei modi con la sconfitta netta incassata da opera di Aretusa, in ampia ripresa dopo il pareggio contro Imola nel girone D. Con il 31-19 a favore dei siciliani, sfuma definitivamente il grande sogno delle semifinali scudetto per Faenza. Dopo il sostanziale equilibrio iniziale la squadra di Siracusa vola letteralmente sul 14-5 che decide, di fatto, la partita. Anche perché Faenza prova a reagire grazie soprattutto al portiere Fanfani che abbassa la saracinesca per ben 7’, ma all’intervallo gli avversari hanno ancora 4 reti di vantaggio (14-10). Nella ripresa, però, la differenza soprattutto fisica tra le due squadre amplia il divario con i biancoazzurri che si arrendono pagando oltremodo lo sforzo di fine primo tempo. Alla fine trionfa Aretusa e Faenza deve “accontentarsi” di approdare nel gruppo delle deluse, con in palio i posti dal 5° all’8°.
Faenza pare sfruttare l’opportunità di giocarsi una grande semifinale contro Vasto, contro una squadra (almeno) dello stesso valore: infatti il primo tempo è totalmente griffato a tinte biancoazzurre con un +7 che non lascia spazio a repliche. Sulla carta, almeno. Perché gli abruzzesi ribaltano l’inerzia nella ripresa, ripartendo dal 12-19 ed alzando il baricentro difensivo, praticamente a uomo sugli esterni manfredi: Vasto ricuce lo strappo e Faenza perde troppi palloni incassando il pareggio a 7’ dalla sirena. Nel punto a punto finale Faenza non segna la rete del pareggio a pochi secondi dal termine e non può fare altro che leccarsi le ferite.
All’ora di pranzo, a Pescara, nella finale per il 7°-8° posto contro i veneti di Malo, Faenza pare giocare una gara fotocopia rispetto alla semifinale contro Vasto: primo tempo a senso unico per Rontini e compagni chiuso 18-11, poi, nella ripresa, rimonta vincente degli avversari che scappano negli ultimi scampoli di gara fino al definitivo 30-27.

Il commento di Coach Marcello Montanari:
“Un finale di stagione entusiasmante, non per la mera classifica di queste Finali Nazionali U16, ma per la nostra crescita come squadra. Abbiamo messo cuore, intensità e testa, dimostrando che il sistema funziona, che giocare a pallamano non vuol dire solo vincere. Penso che questo evento aiuterà tantissimo per far capire dove si vuole arrivare, aiuterà a fissare un punto: se si vuole essere là, tra i migliori, si necessita di ancora tanto lavoro da fare, tanta, tantissima esperienza da accumulare (vedi le due partite contro Vasto e Malo dove domini il primo tempo e poi alla fine perdi) ed altri aspetti tattici ed individuali da sistemare. Ma penso che i ragazzi debbano essere orgogliosi di quello che hanno fatto: arrivare tra le prime 8 d’Italia è qualcosa di speciale e che non era pronosticabile ad inizio stagione, soprattutto considerando che su 16 atleti, solo 3 erano al limite di categoria (2009) ed altri 3 erano under 14”.

QUI IMOLA

Fase a gironi. Giornata 1
IMOLA-CHIARAVALLE 23-32 (p.t. 9-10)
Imola: Tamburini, Tozzi, Sarti, Alberti, Barnabè, Bartalena 1, Bordini 6, Marani 6, Caruso, De Ieso, De Marchi 3, Morsiani 1, Nicoloso 5, Sbarzaglia 1, Vittiglio. All: Resca

Fase a gironi. Giornata 2
IMOLA-PAESE 27-31  (p.t. 12-15)
Imola: Tamburini, Tozzi, Alberti, Barnabè, Bartalena 3, Bordini 3, Caruso, De Ieso, De Marchi 2, Marani 5, Morsiani, Nicoloso 11, Sarti, Sbazaglia, Vittiglio 3. All: Resca

Fase a gironi. Giornata 3
IMOLA-ARETUSA 22-22 (p.t. 9-12)
Imola: Tamburini, Tozzi, Alberti, Barnabè, Bartalena 1, Bordini 4, Caruso, De Ieso, De Marchi 4, Marani 6,  Morsiani, Nicoloso 3, Sarti, Sbarzaglia 3, Vittiglio 1. All: Resca

Seconda fase
Semifinale 13°-16° posto
IMOLA-MEDICEA 20-18 (p.t. 9-10)
Imola: Tamburini, Tozzi, Alberti, Barnabè, Bartalena 2, Bordini 7, Caruso, De Ieso, De Marchi, Marani 4, Morsiani, Nicoloso 3, Sarti, Sbarzaglia, Vittiglio 4. All: Resca

Finale 13*/14* posto
IMOLA-CONVERSANO 29-26 (p.t. 11-9)
Imola: Tamburini, Tozzi, Alberti, Barnabè, Bartalena 3, Bordini 6, Caruso 3, De Ieso, De Marchi, Marani 4, Morsiani, Nicoloso 7, Sarti, Sbarzaglia 2, Vittiglio 4. All: Resca

Nella 1° giornata i gialloneri disputano un ottimo primo tempo lottando ad armi pari contro un Chiaravalle ben più favorito dai pronostici e che, infatti, prende subito le redini del gioco fino al +4 (2-6 al 12′ e 6-10 al 22′). Ma Imola reagisce e raggiunge l’equilibrio (9-10) all’intervallo. E’ un pesante break di 5-0 in avvio di ripresa a dar il via alla fuga dei campioni regionali marchigiani (9-15). A metà ripresa si registra il +8 che è già una “condanna” per i gialloneri (14-22), nonostante una bella reazione sul 20-25 a 8’ dalla sirena. Ma Chiaravalle continua a mantenere alto il livello del gioco e per Imola cala il sipario sul definitivo 23-32.
Nella sfida tra vice campioni regionali (Imola per l’Emilia Romagna e Paese per il Veneto), sono i trevigiani a spuntarla, guadagnando, di fatto una buona porzione di pass per i quarti di finale, nonostante il ko contro Aretusa al primo turno. Il 27-31 incassato è la ghigliottina sulle ultime speranze di qualificazione dei ragazzi di coach Resca: i veneti, infatti, strappano 2 punti importanti che unitamente al successo 27-26 su Chiaravalle nella terza giornata valgono l’accesso ai quarti di finale. Gara sostanzialmente equilibrata all’inizio (3-3 e 6-6), prima che Paese prendesse un buon margine grazie ad una difesa piuttosto arcigna e alle numerose palle perse degli imolesi. Che devono incassare anche l’uscita per infortunio di Bordini, ko per un colpo al viso in uno scontro di gioco. Il primo tempo finisce sul 12-15 per Paese. Nella ripresa Paese è brava ad amministrare la gara ed inizia progressivamente ad aumentare il vantaggio salendo sul +5 (15-20). Lo staff tecnico imolese tenta di rimescolare le carte, calando anche il jolly dell’attacco in extraplayer al momento del vantaggio numerico. Ma servirà a ben poco perché le ripartenze di Paese fanno paura, con ben 3 reti a porta vuota. A metà ripresa Paese tocca anche il +7, ma Imola non vuole e non concede la “goleada” agli avversari, ridimensionando le proporzioni della sconfitta ad un più onorevole -4 (27-31) al termine della sfida. Aretusa lo scorso anno si giocò lo scudetto al piano di sotto e, con pochi cambiamenti rispetto a quel roster, si presentava al via della manifestazione con ampie possibilità di raggiungere le semifinali. Obiettivo, poi, centrato. Nell’ultima gara del girone di qualificazione, dunque, pochi i pronostici a favore di Bartalena e compagni. Ma nel momento peggiore, Imola trova il coraggio, la voglia e il divertimento per esprimersi su un ottimo livello. Il 22-22 finale è figlio di un match davvero vibrante e ricco di emozioni che, a detta di molti addetti ai lavori presenti, Imola avrebbe anche meritato di vincere. E questo, nonostante si trattasse di un incontro ininfluente ai fini della classifica finale, (siciliani già certi del 1° posto ed Imola matematicamente al 4* posto). Dopo un inizio punto a punto, l’Aretusa piazza la “zampata” al quarto d’ora di gioco firmando il 9-5 per poi volare sul 12-7. Imola riesce a limitare i danni chiudendo la prima frazione sul 9-12. Nei primi minuti della ripresa, contrariamente a quanto accaduto nei 2 match precedenti la squadra romagnola appare risoluta e vogliosa di riaprire la partita. Subito 3-0 per il 12-12 e da lì inizia una “battaglia” con entrambe le squadre che giocano col “coltello tra i denti”: il punto a punto si protrae sino agli ultimi istanti quando Imola trova la rete del 22-21 siglata da Bordini. Nell’azione decisiva del match, Nicoloso segna la (probabile) rete della vittoria che viene annullata per una contestatissima decisione arbitrale per via di una (quantomeno fantasiosa) infrazione di passi. L’ultimo possesso, dunque, “balla” nella mani di Aretusa che ottiene un altrettanto dubbio rigore a tempo ormai scaduto. E’ il gol del 22-22 finale con Imola che esce, comunque, a testa altissima contro una vera e propria corazzata.

Il commento di Coach Matteo Resca:
“Imola esce dalle finali nazionali con un 13° posto, frutto di 2 sconfitte, 1 pareggio e 2 vittorie. Il piazzamento finale risente sicuramente del fatto di esser stati inseriti in uno tra i gironi probabilmente più duri del torneo (non è un caso che 2 semifinaliste siano uscite proprio dal nostro gruppo). Ciò nonostante i ragazzi possono uscire a testa alta in quanto dopo le prime 2 sconfitte con squadre molto toste come Chiaravalle e Paese, non hanno mollato mentalmente e sono cresciuti dal punto di vista tattico nelle letture di gioco. La partita pareggiata con Aretusa ne è l’emblema; lì i ragazzi hanno tenuto testa ai vice-campioni nazionali in carica (poi arrivati 3° in queste finali), sfiorando una clamorosa vittoria, negata solo da un rigore molto dubbio dato ai siciliani a tempo ormai scaduto. Le due convincenti vittorie colte nelle gare di piazzamento contro Medicea e Conversano che, non dimentichiamolo, erano campioni regionali della Toscana e della Puglia, hanno suggellato un crescendo di gioco e risultati che può renderci orgogliosi di quanto fatto”.

Ufficio Stampa PALLAMANO ROMAGNA

Carlo Dall’Aglio

Carlo Dallaglio