AMARA SICILIA

AMARA SICILIA

SERIE A SILVER

Giornata 2
CUS PALERMO-PALLAMANO ROMAGNA 29-26 (14-11)
Palermo: Chrimatopoulos, A.Vitale, Alfano, Aragona 10, Artale 8, Buccafusca, D’Arpa, Gangi Chiodo 4, Guardì 3, La Mantia, Pitruzzella, Pola, Sciume, Spoto, E.Vitale, Testa 4. All: Tornambè
Romagna: Maistrello, Pulli, Bianconi 1, Lega 2, Parmeggiani 2, Tondini 3, Rotaru 5, Zavagli 4, Ramondini 2, Barattini 1, Mazzini, Rinaldo, Bach 3, Nemeth 3, Ceroni. All: Di Matteo
Arbitri: Bertino e Bozzanga

Diretta streaming gratuita: https://www.youtube.com/watch?v=LsqLFqivJgI

Il Romagna non bissa il successo all’esordio contro Monteprandone, cedendo 29-26 sul campo del Cus Palermo, formazione ritornata in categoria, dopo la retrocessione amara di due anni fa.
Una sconfitta meritata per quanto visto al Palacus, con i padroni di casa che mantengono quanto già visto nella prima gara stagionale nella tana del Sannio, invero che la squadra ruota totalmente attorno alla prestazione del duo Artale-Aragona che, infatti, colleziona ben 18 reti complessive. Con tanta solidità (spesso al limite del consentito) in difesa: arma fondamentale in un campionato equilibrato dove i dettagli spostano e sposteranno l’ago della bilancia. Nella fase offensiva si registra una certa ripetitività nelle cadute a terra dopo i contrasti con la difesa ospite (con conseguente perdita di tempo sul cronometro), con gli arancioblu che, spesso, soprattutto nel secondo tempo, si fanno innervosire da questo aspetto, perdendo evidentemente concentrazione sul gioco.
Sconfitta che brucia per il Romagna che ora dovrà, velocemente, rimarginare la ferita per poi buttarsi testa e corpo nella preparazione del prossimo turno casalingo che lo vedrà opposto ad un’altra siciliana del gruppo, quell’Haenna già capolista a punteggio pieno. Appuntamento a sabato 8 novembre, alle 19, al PalaCavina.

Mera cronaca.
Dopo un sostanziale equilibrio nei primi minuti di gara, Palermo allunga sul 7-5 al 9’, ma il Romagna resta aggrappato agli avversari con Lega che concretizza il contropiede del 7-8 per i locali al 12’. E’ il momento più proficuo per i padroni di casa che riescono ad allungare sul 12-7 al 21’, sfruttando diversi momenti confusi degli ospiti e l’errore dai sette metri di Nemeth (para il greco Chrimatopoulos). Barattini e Bianconi segnano nel finale di tempo, permettendo al Romagna di arrivare all’intervallo limitando i danni sul 14-11.
Al cambio campo, gli ospiti provano ad aumentare la pressione difensiva, ma è l’attacco a risultare meno incisivo del solito, anche grazie all’aggressività della linea sui 6 metri dei siciliani. Il gap resta sospeso a lungo sulle 3-4 reti di svantaggio (15-19 al 5’, 17-21 al 12’), nonostante le buone iniziative (e reti) di Rotaru nel frangente. A metà ripresa la squadra di coach Di Matteo trova il coraggio e lo spiraglio per riaprire la contesa, dopo aver mandato in tilt la linea offensiva dei locali: grazie ai sigilli di Ramondini, Tondini e Lega si passa dal 17-22 al 13’ al 20-22 al 17’ con conseguente e forzato timeout chiamato da coach Tornambè. L’inerzia pare passata agli ospiti, anche perché Maistrello respinge con la gamba il rigore di Artale al 18’, ma sul più bello, i siciliani trovano un paio di buone conclusioni che ridanno ossigeno al loro vantaggio: 25-22 a 8’ dalla fine. Nella volata finale, fin troppo nervosismo in campo macchia un po’ lo spettacolo, con gli ospiti che trovano reti e ripetizione da Luca Tondini (3 nel frangente) e Mattia Zavagli (4 di cui 2 rigori). Qualche clamoroso ed evitabile errore offensivo nel finale (Aragona strappa la palla a Nemeth e segna a tutto campo con la porta sguarnita, Lega colpisce la traversa in contropiede, oltre ad un paio di palle perse collettive in transizione) condanna il Romagna che chiude 29-26, nonostante il forcing degli ultimi giri di lancette.

Il commento di Gennaro Di Matteo.

Coach, cosa non è andato nel verso giusto a Palermo?
“Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, trasferta lunga e campo molto caldo. Non ci siamo dimostrati all’altezza a livello mentale, soprattutto. Ci siamo fatti portare dove volevano loro e ci siamo innervositi. Su ogni contrasto loro restavano a terra, perdevano tempo e noi, in maniera molto ingenua, ci siamo cascati. Quando abbiamo avuto i palloni per rientrare in partita non abbiamo avuto la freddezza giusta e abbiamo commesso errori gravi sia in attacco che in difesa”.

Ora serve archiviare velocemente la sconfitta e lavorare bene nelle prossime due settimane per arrivare alla sfida con Enna nel migliore dei modi a livello fisico e mentale?
“Da lunedì si torna in palestra a lavorare ancora di più. Dobbiamo metterci subito in testa che in trasferta spesso sarà così. Comunque non serve fare drammi, siamo alla seconda giornata. Analizzeremo ciò che non è andato e ci prepareremo al meglio per la sfida con Haenna. I momenti no e le partite no capitano a tutte le squadre in una stagione. La differenza sta nel come reagisci a questi momenti. Se vogliamo essere una squadra che punta in alto, dobbiamo reagire subito come fanno le squadre forti!”

Giornata 2

Cus Palermo-Romagna            29-26

Monteprandone-Chieti               37-33

Haenna-Sannio                         39-28

Lions Teramo-Camerano           20-34

Serra Fasano-Girgenti               30-28

Classifica: Camerano, Cus Palermo e Haenna 4, Romagna, Chieti, Monteprandone e Serra Fasano 2, Sannio, Lions Teramo e Girgenti 0.

Ufficio Stampa PALLAMANO ROMAGNA

Carlo Dall’Aglio

Carlo Dallaglio