I PORTIERI NELLE MANI DI ROBERTO CHIOCCHETTI

I PORTIERI NELLE MANI DI ROBERTO CHIOCCHETTI

SERIE A SILVER

E’ ufficiale: Roberto Chiocchetti torna alla Pallamano Romagna come allenatore e preparatore dei portieri entrando nello staff tecnico che affronterà la prossima serie A Silver 2025/2026!

Roberto Chiocchetti è rientrato nella grande famiglia della Pallamano Romagna, dopo un anno “sabbatico” necessario anche per sistemare alcune problematiche fisiche. Giunto in maglia arancioblu nel gennaio 2021, in pieno periodo covid, Chiocchetti seguì i portieri della prima squadra per tre stagioni, oltre al finale del campionato 2020/21.

Classe 1964, Chiocchetti vanta una lunga carriera agonistica tra i pali nei principali campionati italiani indossando le casacche di Rovereto (Club Volani, per l’esattezza), Bologna, Rubiera e Rovigo, nonché delle selezioni Nazionali (tra cui due Mondiali juniores e un Mondiale universitario), fino a vivere esperienze in maglia Azzurra senior con 40 presenze ufficiali (con il Mondiale del 1997). Altrettante le soddisfazioni e i riconoscimenti a livello di preparatore tecnico dei portieri in molteplici realtà italiane.

Ebbe la fortuna di incontrare ad inizio carriera giocatori che si dimostrarono anche grandi modelli da seguire tra i pali, come Manzoni e Normanni a Rovereto, ma anche compagni di squadra di grande prestigio come Angeli, Todeschi, Balic (per anni miglior giocatore del mondo), Batinovic e il magiaro Miklos Kovacs, scomparso prematuramente che poi diventò anche il suo allenatore. Per motivi di studio si trasferì a Bologna. quindi Rovigo (unico anno in A2) e Rubiera (3 stagioni, il primo anno insieme all’imolese Mirco Barberini) per poi approdare ancora a Bologna. Tra i felsinei iniziò l’attività come allenatore dei portieri, una volta appese le scarpe al chiodo.

Torna al Romagna con la sua consueta carica emozionale e l’esperienza adeguata ad aumentare il livello tecnico dei portieri arancioblu che difenderanno la porta in serie A Silver.

Coach Roberto Chiocchetti, che grande notizia il tuo ritorno: ne sei contento?
“Alcune circostanze, compresa la necessità di sottopormi ad un intervento di chirurgia ortopedica, mi avevano obbligato a prendermi un anno sabbatico. Ho potuto seguire, dunque, solo “da lontano” la non facile stagione del Romagna, maturando al contempo il desiderio di tornare quanto prima in palestra ad affiancare lo staff tecnico e i ragazzi, che avevo dovuto abbandonare alla fine della stagione scorsa. Perciò si, sono molto contento e anche molto orgoglioso di poter rientrare nel “Progetto Romagna” o, ancora meglio, nella “Famiglia Romagna”, in modalità full time”.

Con quali motivazioni tornerai in palestra a guidare i portieri arancioblu?
“La motivazione è quella di sempre, invero far crescere, giorno dopo giorno, gli atleti più giovani e motivati e migliorare, se possibile, le performance degli atleti con più esperienza. La prossima stagione sarà una bella sfida, dato che la pallamano Romagna potrà e dovrà contare sulle parate di portieri di età compresa tra i 18 e i 21 anni. È sicuramente vero che il rendimento di un portiere migliora con l’età, ma è altrettanto vero che un portiere può fare molto bene anche a 20 anni. Perciò sarà un lavoro molto impegnativo per i miei atleti, che dovranno “tenere botta” e maturare sia dal punto di vista fisico che cognitivo; è importante far capire agli atleti che, a questo livello, è necessario tenere un comportamento da atleta non solo nelle due ore di allenamento quotidiane, ma anche nelle altre 22 ore rimanenti. Senza sacrificio non si ottengono i risultati attesi”.

Un saluto all’ambiente che ti ritroverà presto in campo?
“Sono felice di ritrovare il sorriso e l’entusiasmo contagioso dei giocatori e dei dirigenti che tanto fanno per portare avanti questo grande progetto. Non vedo l’ora di rivedere i palazzetti (Cavina&Cattani) pieni di tifosi che spero tanto possano togliersi grandi soddisfazioni nella prossima stagione. La Società si sta dando molto da fare per rinforzare la squadra, composta per lo più da giovanissimi atleti; credo che un paio di innesti di spessore e il nuovo mister possano essere determinanti per la maturazione della prima squadra che deve poter sognare in grande e lavorare per un legittimo ritorno in serie A Gold”.

Quali sono i tuoi punti focali nella preparazione di un portiere?
“Il portiere è uno sport individuale incastonato in uno sport di squadra e richiede allenamenti specifici, spesso molto duri, perciò il portiere deve essere prima di tutto un atleta. Un atleta che deve condire tecnica e istinto con una certa dose di coraggio. Alleno esplosività, velocità, colpo d’occhio, destrezza, carattere e, soprattutto, concentrazione su ogni palla e contro ogni tipo di avversario. Cerco sempre di alternare la fatica con il divertimento. Questo mix va benissimo con gli atleti di tutte le fasce di età. Non considero i più giovani come atleti da maneggiare “con cura”, anzi; spingo molto sui giovani, per vedere il loro potenziale e i loro limiti. Quando possibile, alleno i più giovani insieme ai più esperti. Si impara soprattutto con l’esempio e un ragazzino può imparare molto da un atleta più grande che si allena con lui (e viceversa). Ho allenato portieri molto forti, da Pettinari a Krasavac; ho allenato anche Matosevich (oro olimpico con la Croazia). La mia impostazione è sempre la stessa: lavoriamo insieme per tirare fuori il massimo, per vincere e per parare bene. La differenza la fa l’umiltà, l’intelligenza e la voglia di lavorare, il non sedersi sugli allori”.

Conosci coach Gennaro Di Matteo? Che tipo di sinergia prevedi di instaurare con lui?”
“Mi sto confrontando con il nuovo coach, che non conoscevo personalmente, ma che già dai primi confronti mi sta convincendo/piacendo. Le sue squadre sono sempre state arcigne e coriacee; credo che “Genna” porterà al Romagna tanta abnegazione al lavoro, molta grinta e concretezza, virtù, queste, necessarie per lo “svezzamento” di un promettente gruppo di giovani promesse in rampa di lancio per una attesa e meritata consacrazione”.

Ufficio Stampa PALLAMANO ROMAGNA

Carlo Dall’Aglio

Carlo Dallaglio