AL PARI DELLA CAPOLISTA

AL PARI DELLA CAPOLISTA

6a giornata andata

PALLAMANO ROMAGNA – PALLAMANO CAMERANO 27-27 (p.t. 11-12)
Romagna: Redaelli, Maistrello, Mandelli, Albertini 3, Mazzanti 5, C.Mengoli 1, Tondini, Rotaru 3, Di Domenico 5, Zavagli 1, Bianconi 3, Lamarca 5, Bellini 1, Rinaldo, Ceroni, Ariotti. All: Moriana
Camerano: Rossi, Chirivì, Anzaldo, Guerrero 1, De Grandis, Bilò 1, Laera 10, Marchesino 1, Marinelli 1, Antonelli, Coppari, Casavecchia, Boschetto, Cirilli, Adamo 9, Vagnoni 4. All: Campana
Arbitri: Limido e Donnini

Succede un po’ di tutto al PalaCavina al termine del big match della sesta giornata di andata, ma quel che più conta è il risultato indicato dal tabellone: 27-27 e posta in palio equamente divisa tra due formazioni che han disputato un ottimo incontro ricco di colpi di scena, di gol e parate spettacolari, il tutto in un totale equilibrio di valori in campo.
Certo, a far da padrone sono le polemiche suscitate dall’ultima decisione arbitrale che, sul 27-26 a tempo scaduto, condanna il Romagna al 4° pareggio nelle prime 6 partite di stagione. Che questo sia un record assoluto nella storia della pallamano italiana o no, è importante, per i romagnoli, aver mantenuto l’imbattibilità in campionato, impedendo ai marchigiani di proseguire il cammino a punteggio pieno.

Il rigore fischiato ben oltre il suono della sirena offre sul piatto d’argento a Vincenzo Laera la possibilità di impattare a quota 27 e il tiratore ospite non sbaglia, dando il via ai festeggiamenti del Camerano. Amarezza e polemiche a parte, i tifosi del Romagna possono applaudire Rotaru e compagni al termine di una vera e propria battaglia, in cui il Romagna gioca sempre alla pari con la miglior formazione del torneo, spesso conducendo nel punteggio.

Totale equilibrio nel primo tempo con Martin Di Domenico che segna tre gol uno più bello dell’altro, oltre alle doppiette di Lamarca e Rotaru, mentre per gli ospiti si fan notare Laera, Vagnoni e Adamo con 3 reti a testa: all’intervallo ci si arriva sul 12-11 per il Camerano.

Nella ripresa Mazzanti (4) e Maistrello tra i pali trascinano i locali che vanno a segno con (addirittura) 5 doppiette di Bianconi, Rotaru, Albertini, Di Domenico e Lamarca, a dimostrazione dell’ottima varietà di soluzioni e di responsabilità tra i ragazzi arancioblu. Meno rotazioni per coach Campana che ottiene una rete da Guerrero e Vagnoni, poi solo gol di Laera (7, 10 complessive) e Adamo (6, 9 in totale), le uniche spine nel fianco della difesa locale.

Certo il match avrebbe potuto avere un finale diverso se, sul +4 (21-17 e massimo vantaggio della serata) a 12’ dalla sirena, sul rigore realizzato da Mattia Zavagli, i padroni di casa non avessero concesso il rientro agli ospiti fino al 21-21 nei 3’ successivi, con tre reti di Adamo, implacabile dall’ala destra. Da lì, comincia la battaglia nella battaglia, con un alto livello di intensità, di spettacolo e di imprevedibilità.

Javi Lamarca segna il 27-25 a 30” dalla sirena con una splendida penetrazione frontale, ma gli ospiti si gettano velocemente dall’altra parte e Mazzanti frena Laera incassando l’esclusione di 2’, con i locali che giocheranno in inferiorità numerica gli ultimi spiccioli di partita. Nell’azione successiva è proprio Vincenzo Laera a segnare un gol meraviglioso dai 9 metri, quando sul cronometro mancano ancora 15 secondi alla sirena. A 6” l’arbitro fischia il fallo sulla riga di metà campo di Guerrero ai danni di Rotaru, fermando il tempo. Sulla rimessa gli arancioblu gestiscono la palla non al meglio, ma, in ogni caso, la stessa termina tra le mani di (un ottimo) Rossi che tenta il lancio lungo, ma in quel momento la sirena chiude il match. O, almeno, dovrebbe chiuderlo, perché l’arbitro vede il fallo a tempo scaduto e decreto il tiro dai sette metri. Poi, il rigore bisogna anche segnarlo e Laera è bravissimo e freddo nel tiro che firma il pareggio finale.
Pareggio che ci sta per quanto visto in campo, per la forza espressa dalle due formazioni che giocano in maniera evidentemente diversa, soprattutto nella gestione delle responsabilità e dei tiri, con l’ampia rotazione dei locali contro l’accentramento su pochi uomini tra gli ospiti.

Mentre il pareggio contro la capolista toglie un punto nella lotta arancioblu con il Chiaravalle, Cologne raggiunge il Romagna a quota 8 punti: sarà proprio la (difficile) trasferta bresciana di sabato 18 novembre a “testare” la tenuta fisica e mentale di Rotaru e compagni, dopo le tante energie spese nel match casalingo. I grigiofucsia di coach  Adnan Hodzic rappresentano un ostacolo di prim’ordine, soprattutto al PalaMetelli, il loro fortino.

Tra gli arancioblu torna in auge Rinaldo (detto Ronni) Ceroni, pivot brisighellese classe 1987, che, dopo l’avvio di stagione in maglia Faenza, rientra nel roster della serie A Silver a completa disposizione di coach Miguel Moriana. La lunga esperienza di Ceroni in tante stagioni di serie A è la certificazione della qualità della “scelta”.

6^ giornata andata

Romagna-Camerano    27-27

Campus Italia-Cologne  28-39

Palermo-Teramo           32-24

Haenna-Molteno           25-30

Lanzara-Chiaravalle      30-34

Sassari-S.Lazzaro         27-31

Classifica: San Lazzaro e Camerano 11, Chiaravalle 9, Romagna e Cologne 8, Molteno 6, Verdeazzurro Sassari 5, Lanzara, Palermo e Haenna 4, Campus Italia 2, Teramo 0.

Ufficio Stampa PALLAMANO ROMAGNA

Carlo Dall’Aglio

Carlo Dallaglio